Educazione consapevole del cane
Comprendere il nostro cane, imparare a considerarlo un individuo e impostare una serena convivenza.
La vecchiaia fa paura un po’ a tutti. Si vorrebbe restare sempre giovani ed efficienti, tanto più in questa società, dove la lentezza e la ponderatezza non sono considerate delle virtù.
Ma anche una disabilità permanente in un animale ancora giovane ci pone davanti a grosse sfide, sia pratiche che emozionali, dove può servire trovare un sostegno per ricontattare la propria serenità interiore.
Non parliamo poi di una brutta diagnosi che ci manda nel panico di fronte al pensiero di una morte vicina…
Se accompagnamo le persone umane nella disabilità, nella vecchiaia e nella morte, perché non farlo anche con i nostri amati animali? La loro vita vale forse di meno?
Sono tante le condizioni di salute che, in caso di incidente oppure quando l’età avanza, possono rendere la convivenza difficile, a volte per motivi pratici, a volte finanziari, a volte di tempo. Problemi di questo genere possono indurre al ricorso all’eutanasia anche quando la vita dell’animale non è minacciata dalla condizione stessa e quando questi potrebbe continuare a vivere magari ancora per anni, se solo disponesse del sostegno che normalmente viene fornito alle persone anziane o in qualche modo disabili.
È importante prepararsi per tempo a evenienze di questo genere, anche in base alla storia pregressa del nostro animale, quando esse sono prevedibili (come nel caso di artrosi e patologie ossee invalidanti che inevitabilmente peggioreranno nel tempo). O trovare gradualmente il modo di convivere con una disabilità quando questa ci piomba addosso all’improvviso.
Situazioni di malattia cronica e disabilità possono rappresentare un forte peso emozionale. Avere accanto a noi un animale malato, o anche semplicemente anziano, che fa fatica a muoversi o non si muove del tutto, che non ha più la vitalità e la voglia di interagire di un tempo, o che ha bisogno di cure continue, oltre a essere un impegno concreto, ci mette continuamente di fronte alla realtà di una fine che non possiamo più negare a noi stessi, solleva profonde paure della sofferenza e lo spettro della caducità della vita; un peso che spesso non riusciamo a reggere, e l’animale ne fa le spese.
In verità io credo che dovremmo guardare alla vecchiaia e al fine vita di un animale esattamente come a quello di un parente o un amico umano. Non c’è alcun motivo di fare delle differenze, se davvero lo consideriamo come un membro della nostra famiglia. Esistono soluzioni e provvedimenti che si possono prendere per ogni condizione di salute, se c’è la volontà di farlo. Ed esiste un processo interiore che possiamo fare per accettare la vecchiaia e il progressivo distacco.
Questi percorsi servono a dare sostegno emozionale, e quando serve anche qualche conoscenza pratica, a chi sente di volersi preparare per una fase della vita estremamente importante ma anche impegnativa, che richiede la nostra piena disponibilità e capacità di presenza.
Si tratta di incontri o percorsi naturalmente molto diversi uno dall’altro sulla base delle esigenze specifiche della persona. Ogni storia è un caso a sé.
Inevitabilmente verrà affrontato il tema della morte. Perché la morte ci fa tanta paura? Quanto influisce su questa paura il nostro concetto della vita e della morte, e le nostre esperienze pregresse? Ci abbiamo mai veramente pensato? E cosa sappiamo del processo di morte? Probabilmente quasi nulla, a meno che non ne abbiamo fatto esperienza con qualche parente o animale in precedenza. Si parla qui del processo naturale della morte, non di morte indotta.
Come la nascita, la morte ha i suoi tempi. È possibile prepararsi lavorando sul proprio vissuto rispetto alla morte e ampliando le proprie conoscenze su cosa comporti nella pratica un processo di morte, e quindi cosa ci possiamo aspettare che succeda, in termini generali.
Se la morte dell’animale è imminente, allora di parla di “accompagnamento empatico al fine vita”, a cui è dedicata un’apposita sezione.
Perché la morte ci fa tanta paura? Quanto influisce su questa paura il nostro concetto della vita e della morte, e le nostre esperienze pregresse? Ci abbiamo mai veramente pensato? E cosa sappiamo del processo di morte? Probabilmente quasi nulla, a meno che non ne abbiamo fatto esperienza con qualche parente o animale in precedenza. Si parla qui del processo naturale della morte, non di morte indotta.
Come la nascita, la morte ha i suoi tempi. È possibile prepararsi lavorando sul proprio vissuto rispetto alla morte e ampliando le proprie conoscenze su cosa comporti nella pratica un processo di morte, e quindi cosa ci possiamo aspettare che succeda, in termini generali.
Se la morte dell’animale è imminente, allora di parla di “accompagnamento empatico al fine vita”, a cui è dedicata un’apposita sezione.
Comprendere il nostro cane, imparare a considerarlo un individuo e impostare una serena convivenza.
Perché noi e il nostro cane siamo anime in cammino. Le problematiche che l’animale ci pone ci riguardano da vicino.
Situazioni connesse col vostro animale che vi mandano in crisi: scelta di terapie, smarrimenti, trasferimenti e decisioni importanti in genere.
Per un fine vita sacro nel rispetto di tutto il tempo che rimane.
Imparare ad affrontare le difficoltà della disabilità e/o della vecchiaia sia dal punto di vista pratico che interiore.
Per dare un senso al percorso comune e agli eventi verificatisi, accogliere il lascito dell’animale e procedere con gratitudine.
Qui sotto puoi far scorrere le testimonianze di alcune persone che hanno fatto con me percorsi individuali o seminari di gruppo.
«Alcuni mesi fa ho perso il mio cane Hope di soli 8 anni.
Una morte improvvisa, precoce e inspiegabile. Ho provato un grande dolore, intenso, profondo… non riuscivo a darmi una spiegazione. Per questo mi sono rivolta ad Elena e ho iniziato un percorso di elaborazione del lutto.
Elena è una persona molto preparata, dotata di una grande sensibilità e di una grande capacità di ascolto senza giudizio alcuno. Doti che possono sembrare scontate in un servizio di questo genere, ma non lo sono affatto.
Con lei mi sono sentita perfettamente a mio agio, lei ha saputo rispettare i miei tempi.
Spesso mi sono chiesta “Chi ascolterà il mio dolore?” Elena lo ha fatto.
Insieme a lei sono riuscita a dare un senso, un perché alla scomparsa del mio amato Hope e a gestire il mio dolore. Mi ha aiutato a guardarmi dentro e a comprendere il ruolo che ho avuto nella sua vita, i numerosi doni che mi ha lasciato in eredità, il messaggio che mi ha trasmesso con il suo passaggio oltre questa vita terrena. Mi ha offerto la possibilità di curare quel saluto mancato al mio amico a quattro zampe.
Questo cammino insieme ad Elena mi ha aiutato a crescere come persona, nel rapporto con il mio cane e con tutti gli animali. Ho aggiunto un mattone alla mia comprensione interiore. Per questo, con tutto il cuore, un grosso grazie ad Elena e un grosso grazie ad Hope!»
«Lavorare con Elena mi ha permesso di far fiorire il dolore, dando ai momenti difficili e di sofferenza la possibilità di spiegarmi come arrendermi all’amore.
Il suo modo di rapportarsi a me, gentile ma fermo, mi ha costretto a non usare scorciatoie. Tenendomi stretta alle sue parole ho perseguito la ripida strada della verità. Attraverso il percorso compiuto insieme ho trovato il coraggio di incedere in quanto mi faceva male per trovare un segreto semplice e autentico che mi ha permesso di curare il disagio seminando, al suo posto, una profonda serenità.
Elena, con il suo amore per gli animali, congiunto alla capacità di saper guardare la morte per quanto porta, invece che per ciò che toglie, ha saputo restituirmi la consapevolezza di quanto l’amore non conosca limiti, neanche quelli dettati dal distacco e dalla separazione. Per sempre le sarò grata.»
«Quando ho saputo che per il mio amato gatto Rossini non c’era più nulla da fare mi è crollato il mondo addosso. Ho cercato in internet qualcuno che potesse aiutarmi in questa fase dolorosa e ho trovato Elena. Insieme a lei abbiamo fatto un piccolo percorso che mi ha aiutato ad accettare quanto stava accadendo.
Il lavoro che fa Elena è di grande utilità e lo consiglio a tutte le persone che vivono con animali per poter vivere con serenità il distacco del nostro amico peloso.»
«Il percorso con Elena è stato una bellissima scoperta. Raccontando dei miei cani ho potuto viaggiare alla scoperta di aspetti di me che altrimenti non sarebbero emersi e allo stesso tempo ho avuto modo di approfondire il rapporto con i miei cani.
La cosa meravigliosa è lo scambio tra noi e loro, le somiglianze, e quanto a volte aspetti che di loro ci danno fastidio siano in realtà caratteristiche nostre nascoste. Questo percorso mi ha permesso di dare un valore aggiunto al mio lavoro di educatrice cinofila in quanto ora riesco a vedere con occhi diversi i binomi bipede-cane, un po’ più a fondo.»
«Sono grata a Elena per avermi iniziato a una comprensione vera e profonda del significato della presenza dei miei due bassotti nella mia vita. Non solo compagni partecipi, costanti, fedeli nei casi belli e brutti della vita, bensì anche testimoni, specchio di quello che io sono e anche di tutto quello che io non sapevo di essere.
In questa chiave di lettura molte domande su me stessa e sul mio rapporto con i miei cagnolini hanno trovato risposta.
Grazie davvero.»
«Mi sono rivolta ad Elena per risolvere alcuni aspetti del carattere del nostro cucciolo che credevo derivassero dal suo seppur breve passato, a me sconosciuto.
Scoprire invece che il nostro cane è un po’ lo specchio dei nostri stati d’animo e che i suoi atteggiamenti sono in fondo la conseguenza dei nostri, mi ha lasciato senza parole.
Sembrava incredibile come le mie preoccupazioni diventassero, in scala diversa, le sue.
Osservando il cucciolo, le domande di Elena erano rivolte più a me che al cane: “Cosa ti sta accadendo?” “Cosa stai vivendo?”.
È difficile spiegare a parole la relazione che si crea tra la persona ed il cane; sembra che entrambi vivano nel medesimo campo magnetico e che gli umori dell’una diventino quelli dell’altro, semplicemente trasferiti nel suo mondo. Consiglio a tutti i “possessori” di cani di vivere questa esperienza, per riuscire a guardare i propri cani con uno sguardo diverso e per avere maggior consapevolezza del rapporto che lega il cane al suo amico umano.»
«Aver frequentato un percorso con Elena è stata una grande opportunità. Ho imparato a capire meglio Aury, ma soprattutto, attraverso di lei, ho imparato a conoscere me stessa e ho avuto la conferma di quanto lei rifletta certi miei atteggiamenti. Il nostro rapporto è migliorato quando ho deciso di mettermi in discussione, di lasciarmi andare, diventando meno rigida. Sono consapevole che il percorso di crescita di entrambe sarà lungo, ma almeno è iniziato…»
«La cosa che mi ha colpito di più è stato scoprire l’affinità che c’è fra i cani (cuccioli) e i bambini.
Un’altra cosa che mi ha fatto pensare è stato rendermi conto della forte sensibilità dei cani.
Osservando il comportamento del mio cane ho continue conferme del fatto che le sue azioni sono sempre la conseguenza di quello che le trasmetto e di quello che la circonda. Sono contenta di aver preso coscienza di questi elementi che saranno utili per la nostra vita insieme. Grazie!»
«Brava Elena, è giusto ribadirlo subito. Brava perché sai coniugare professionalità e sensibilità.
Tre cani da gestire contemporaneamente non sono pochi, e se aggiungiamo che uno era appena arrivato da un canile con un trascorso problematico, un altro era appena rimasto orfano della sua compagna di giochi di tutta una vita, e l’ultima era una cucciola appena arrivata di Bovaro del Bernese, si rasenta l’impresa.
Ma nonostante le difficoltà ha funzionato tutto. La tua preparazione ha saputo affrontare la situazione con ordine, alternando lavoro individuale e di gruppo. Gli insegnamenti che abbiamo ricevuto hanno dimostrato, senza alcun dubbio, che agire coerentemente e assiduamente porta al risultato sperato di migliorare la relazione coi cani.
Abbiamo anche imparato che l’esperienza maturata in passato con tanti cani, ha fissato in noi convincimenti e abitudini che hai sapientemente evidenziato negli aspetti inadatti. Grazie Elena!»
«Mi è piaciuto l’approccio alla storia della persona con il suo animale e dell’animale nella vita di quella persone. È rispettoso e non giudicante. Ho apprezzato l’ascolto, la visualizzazione attraverso la meditazione e le immagini e il percorso attraverso le varie fasi delle due vite (persona e animale). Ti ringrazio Elena per avermi dato la possibilità di tornare indietro nel tempo con una maggiore apertura di cuore ed avermi accompagnato in questo viaggio con la tua presenza silenziosa e comprensiva.»
«Ho trovato molto interessante l’aspetto esperienziale, molto profondo e per me efficace. Molto bella è stata anche la condivisione. Ho apprezzzato molto che sia stato centrato sulle visualizzazioni, che mi hanno permesso di entrare profondamente in contatto con me stessa.»
I servizi di educazione consapevole e crescere insieme riguardano solo i cani,
ma tutti gli altri servizi possono riguardare anche gatti e altri animali.
Molti dei servizi che offro possono essere svolti anche a distanza tramite videochiamata,
telefono o e-mail, da valutare secondo i casi.
Per qualsiasi dubbio o per maggiori informazioni,
non esitare a contattarmi, utilizzando il tasto qui sotto,
oppure usando il modulo della pagina “contatti”.
Percorsi di risveglio a due o più zampe
Il sito di Elena Grassi
Via Castelli Fiorenza, 30
20017 Rho (MI)