Percorsi Soul to Soul
Perché noi e il nostro cane siamo anime in cammino. Le problematiche che l’animale ci pone ci riguardano da vicino.
L’accompagnamento empatico alla morte naturale, affiancato da tutte le cure palliative eventualmente necessarie secondo il caso e prescritte da un veterinario competente in questo settore, è la scelta alternativa a quella che è ormai divenuta ormai una scelta automatica e consuetudinaria per il fine vita dei nostri animali: la “puntura”. Questa scelta alternativa permette alla morte di avvenire secondo natura, in un periodo di durata variabile, dato che la morte è un processo che richiede il suo tempo, esattamente come la nascita. Permette a noi, custodi dell’animale, di vivere un distacco più graduale e meno traumatico che facilita di molto l’elaborazione del lutto. Ma, altrettanto e forse più importante, l’accompagnamento alla morte naturale restituisce all’animale il diritto di morire secondo i propri tempi, e non secondo i nostri.
L’accompagnamento empatico al fine vita concede all’animale il giusto tempo per morire.
Sempre più persone ormai non si sentono a proprio agio con la proposta universale dell’eutanasia di fronte a una malattia terminale o a una condizione di degenerazione avanzata. Sempre più i nostri animali sono membri a pieno titolo delle nostre famiglie, e allora perché, quando si arriva alla fine della vita, li trattiamo così diversamente dagli esseri umani?
Se esiste l’hospice per gli umani, perché non allora per gli animali?
Sia il processo di avvicinamento alla morte, che può durare da settimane a mesi, sia il processo di morte in senso stretto, è unico e imprevedibile, e questo ci mette paura. Scegliere di accompagnare alla morte naturale è una scelta di fiducia e di affidamento alla Vita.
Durante il percorso si potranno avere dubbi, incertezze, crisi, paure, soprattutto se si è esposti a un ambiente (veterinari, parenti, amici) che non condivide le nostre scelte.
Può dunque sorgere il senso di bisogno di un sostegno, qualcuno con cui parlare che condivida il nostro modo di vedere e che ci capisca quando gli spieghiamo i nostri sentimenti.
Il sostegno durante l’accompagnamento al trapasso non è necessariamente un “percorso”, e spesso non ce ne sarebbe nemmeno il tempo, ma può configurarsi semplicemente anche sotto forma di una o più telefonate o incontri a distanza (via Skype per esempio), in vari momenti del processo, secondo la necessità. Se le distanze non sono eccessive, mi sposto volentieri anche a domicilio.
Se invece la morte del vostro animale non è imminente, ma non sapete cosa sia l’hospice per gli animali, volete saperne di più o il pensiero della morte del vostro animale vi manda nel panico, potete fare un vero e proprio percorso di preparazione.
Perché noi e il nostro cane siamo anime in cammino. Le problematiche che l’animale ci pone ci riguardano da vicino.
Situazioni connesse col vostro animale che vi mandano in crisi: scelta di terapie, smarrimenti, trasferimenti e decisioni importanti in genere.
Per un fine vita sacro nel rispetto di tutto il tempo che rimane.
Quando gli animali invecchiano spesso ci troviamo in difficoltà ad accettarne le trasformazioni e comprenderne i bisogni.
Per dare un senso al percorso comune e agli eventi verificatisi, accogliere il lascito dell’animale e procedere con gratitudine.
Il sito di Elena Grassi
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